Esistono vari modi di annodare
la cravatta, anche se oggi siamo lontanissimi dalla fiorita ricchezza
che in quet'arte sottile espressero i nostri porgenitori dels ecolo
scorso.
La tendenza attuale è quella della massima semplicità
e naturalezza. Oggi la cravatta si annoda, comunemente conla tecnica
four-in-hand. Questa metodica prevede all'incirca quattro movimenti
con il risultato finale di un nodo piccolo, che stringe una certa
ricchezza di tessuto in modo da formarsi una piccola piega immediatamente
sotto il nodo stesso, cioè un accenno di drappeggio molto
elegante.
Un altro modo di fare il nodo, diventtao di moda negli anni quaranta,
è quello che si diffuse nel nome del duca di Windsor. Questo
consiste in un nodo doppio, che risulta triangolare e decisamente
più grosso e pieno di quello normale, e va bene quindi solo
con colletto a punte aperte e sfuggenti perchè questo gli
lascia un maggior spazio su cui disporsi. Il difetto di questo nodo
è quello di logorare molto il tessuto della cravatta.
Esiste, infine un nodo, attualmente molto in auge, denominato mezzo
Windsor o misto, in cui si fa fare alla cravatta un mezzo giro in
più rispetto a quello normale. Il risultato finale è
un nodo triangolare di proporzioni medie, che si presenta particolarmente
bene se nell'atto finale dell'annodamento si ha l'accortezza di
tirare il lembo più stretto della cravatta un pò lateralmente
e con l'altra mano si accarezza il nodo mentre lo si tira e lo si
aggiusta, in modo da fare apparire una piccola piega immediatamente
sotto il nodo.
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